IL RISCALDAMENTO DEL BALLERINO

Il riscaldamento è una fase fondamentale della lezione di danza.

Un buon riscaldamento è necessario per vari motivi. In primis per stimolare la mobilità ed evitare infortuni; poi perché permette una migliore performance dei passi. Infine, dal punto di vista psicologico, un buon riscaldamento permette di condurre gli allievi nel ‘qui e ora’ della lezione, favorendo la loro concentrazione.

Prima dell’allenamento è consigliato un riscaldamento dinamico, che riattivi la circolazione e aumenti la temperatura del corpo, facendo fluire il sangue fino alle estremità. Così il cuore e i muscoli si preparano a sforzi maggiori. Inoltre questa fase di ‘warm up’ deve stimolare la mobilità, così che il corpo possa produrre le sostanze necessarie a lubrificare le articolazioni.  

Un buon riscaldamento dura circa 10 minuti e deve essere calibrato in base a età, livello e tipo di preparazione degli utenti. È molto indicato un riscaldamento per isolazioni. Esso permette di focalizzarsi, una per una, sulle diverse parti del corpo: un metodo efficace per non dimenticarne nessuna è quello di partire dalla testa e scendere fino ai piedi, passando da collo, spalle, braccia, polsi, ecc. In questo modo il ballerino impara a padroneggiare in modo isolato e preciso le singole parti del suo corpo.

Due note sono necessarie.

Innanzitutto, è fondamentale soprattutto nel caso di allievi adulti o anziani, che gli esercizi vengano svolti in modo lento e velocizzati in modo graduale, per evitare lesioni (più frequenti con l’aumento dell’età).

Inoltre è ideale che i movimenti vengano eseguiti in tutte le direzioni che il corpo permette (destra-sinistra, avanti-indietro, su-giù, in rotazione).

Nel caso di allenamenti particolarmente intensi e di allievi giovani e fisicamente preparati, è consigliato proseguire con esercizi per la muscolatura, come torsioni e oscillazioni, e con un riscaldamento aerobico per preparare il sistema cardiovascolare e respiratorio a sforzi di maggiore intensità.

Da evitare nel pre-allenamento, ma utile alla fine, è possibile inserire alcuni esercizi di stretching, per defaticare l’organismo, allungare i muscoli e eliminare le tossine prodotte con l’attività fisica.

Con un bel brano musicale di sottofondo, magari anche famoso, e con una buona dose di cueing (segnali visivi e uditivi) da parte dell’insegnante, la fase di riscaldamento diventa a tutti gli effetti un momento piacevole e apprezzato dagli allievi, in cui possono migliorare la coordinazione e concentrarsi sulla lezione.

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