LA PRESENZA SUL WEB DEL MAESTRO DI DANZA

Sempre più persone e aziende si stanno organizzando per aprire un proprio varco online, che sia mediante un sito, una applicazione o tramite i profili social. Questi media digitali danno la possibilità, anche ai professionisti del mondo della danza, di avvicinarsi, anche in maniera virtuale, all’allievo e alla sua quotidianità, ai suoi problemi e più in generale alla sua vita.

Negli ultimi decenni il mondo del web si è visto protagonista di un grande sviluppo: sia per quanto riguarda la diffusione che sta infatti catturando sempre più segmenti della popolazione (dai giovanissimi agli over70); sia per ciò che concerne la quantità di tempo speso online che si sta espandendo in maniera vertiginosa. Dati i molteplici benefici che possono apportare questi nuovi mezzi di comunicazione, dalla più piccola azienda alla grande associazione fino ad arrivare alle singole personalità, tutti si stanno impegnando in un processo di online branding, personale o d’impresa.

L’online branding è quell’insieme di comunicazioni  che un soggetto mette in atto sul web per offrire al suo pubblico la miglior immagine rappresentativa di egli stesso e del suo personale “marchio”.

È un atto comunicativo che ruota attorno alla pratica del racconto; queste narrazioni, che si tratti di un’azienda o di una persona, riguarderanno: i suoi valori – aziendali per le imprese o personali per i singoli- , la sua storia, la sua evoluzione, le sue caratteristiche specifiche e comunque sia tutto ciò che la rende unica e differente dagli altri.

Oggi ci focalizzeremo in modo particolare sulla comunicazione online del maestro di danza, offrendo anche qualche consiglio per presentarsi su questi canali nel migliore dei modi.

  • Su Facebook, Instagram, su un blog o su Tiktok, qualsiasi sia il canale in questione ricordiamo che il maestro è sia una persona comune con la sua vita privata, che una figura pubblica: si rende quindi fondamentale trovare il giusto mix tra i due ruoli differenti da condividere sui propri canali. Una possibilità è quella di avere un profilo personale e uno lavorativo in modo da tenere separati i due aspetti. L’alternativa è di tenere invece un solo profilo generale in cui però è necessario mantenere una narrazione più superficiale, senza condividere lati particolarmente intimi e privati. 

Attenzione a non dimenticare Whatsapp: seppur differente dagli altri perché implica lo scambio dei numeri di telefono, esso è a tutti gli effetti un vero e proprio social quindi è bene fare attenzione anche ai contenuti condivisi sul proprio profilo Whatsapp.

  • È importante pubblicare i contenuti sempre in totale correttezza e rispetto nei confronti delle scuole nelle quali si insegna e degli allievi. Ad esempio, il maestro non dovrebbe pubblicizzare eventi estranei alla scuola in cui si insegna e nemmeno pubblicare online lamentele, critiche o “frecciatine” di ogni genere dirette a persone specifiche, né fare ironia o screditare i colleghi. Gli affari privati e le antipatie vanno risolte e mantenute in ambito strettamente personale!!
  • Altra indicazione fondamentale da seguire è quella di non sovraccaricare i propri profili con flussi continui di volantini (di serate, corsi o eventi) spesso anche molto simili o addirittura uguali tra loro, per evitare che chi guarda i nostri profili si senta sopraffatto e annoiato proprio per la ripetuta visione degli stessi identici contenuti.   
  • È bene inoltre evitare di caricare online polemiche e invettive di vario genere, al fine di rendere il web un posto piacevole e positivo per tutti e non il “luogo” della circolazione di messaggi d’odio e di critiche.

D’altro canto è totalmente approvata la ri-condivisione di contenuti piacevoli, interessanti per il proprio seguito, ad esempio a tema danza, anche se sono stati creati da colleghi.

È necessaria in aggiunta una piccola postilla: la scelta del tono e delle parole è fondamentale, soprattutto su Internet, in cui mancano elementi importanti della comunicazione che esistono solo quando si è in presenza.  Un post scritto è per così dire “nudo”, spogliato del timbro e dell’intonazione di voce, della gestualità del parlante quindi l’intento originario di chi scrive non è sempre evidente ed è quindi necessario fare attenzione per non creare spiacevoli fraintendimenti.

  • Come si diceva nel precedente articolo, è sconsigliato condividere le proprie opinioni su temi spinosi e critici come quello religioso, politico, medico (soprattutto in questo momento storico), perché il pericolo è quello di offendere la sensibilità del pubblico o generare incomprensioni. Ad esempio la posizione politica le simpatie nei confronti di  personaggi controversi non sono d’interesse per i nostri allievi e sono quindi da tralasciare. 
  • Un suggerimento è quello di pubblicare contenuti sempre nuovi e interessanti, che facciano trasparire i propri valori, le proprie virtù, la propria passione per la danza e per l’insegnamento.

Per produrre bei contenuti, è necessario molto impegno. Ad esempio, nel pubblicare una foto o un video si deve fare attenzione alla sua qualità: se si hanno le competenze per agire in autogestione è bene procedere da soli, in caso contrario è preferibile piuttosto farsi aiutare. Il contributo di un esperto, un fotografo o un videomaker, migliora il risultato finale: i professionisti sanno come disporre le luci, come inquadrare e mettere a fuoco nel modo migliore il soggetto e quali riprese lo valorizzano. Inoltre è bene concentrarsi  anche sul contesto in cui la foto o il video vengono prodotti: lo sfondo deve essere uniforme, senza specchi, senza che al suo interno vengano ripresi allievi (attenzione alla privacy degli iscritti). Una mossa vincente è quella di sistemare un cartello o il logo della scuola in modo da sortire una doppia pubblicità: per la scuola e per il maestro.    

  • Nel momento in cui l’insegnante sa di avere dei buoni profili social aggiornati e ben strutturati, è bene informare gli allievi così che loro possano seguirlo. In questo modo si svilupperà una comunità online (e non solo nella scuola), che può agevolare le comunicazioni. È conveniente stringere amicizia e avere una comunità online con i propri allievi (anche per esempio un semplice gruppo di Whatsapp) per due motivi:
    • Il maestro potrà visualizzare i loro nomi associati alle foto e questo gli permetterà di ricordarseli più facilmente.
    • Gli allievi saranno aggiornati su tutto ciò che viene condiviso, tra cui anche i volantini di eventi, serate ecc. e su eventuali novità e informazioni sul corso e sulla scuola.
  • Digitata Manent. Questo è un consiglio per i maestri di danza ma più in generale per chiunque navighi sul web.

Digitata manent significa che ciò che tutti noi immettiamo nel web è qualcosa che rimarrà attaccato, come una etichetta, alla nostra persona per sempre.  Questi messaggi sono dotati di permeabilità, che permette loro di viaggiare in modo imprevedibile e arrivare dovunque. L’impegno da parte nostra è quello di applicare il metodo D-R-S, come consiglia la studiosa di lingua, società e cultura Vera Gheno.

D: Dubbio nei confronti di ciò che si può trovare online.

R: Riflessione in rispetto al messaggio e all’idea che vogliamo trasmettere.

S: Silenzio, nel caso di incompetenza o ignoranza su un tema; anche il silenzio racconta molto di una persona.

In conclusione, dati i numerosi benefici il consiglio per scuole e personalità del mondo della danza, è quello di avere un proprio spazio nel grande mondo del web. Di certo per mantenerlo nel modo corretto e funzionale serve l’impiego di un po’ di tempo ogni giorno, però i vantaggi che apporta ne valgono assolutamente la pena!!   

Per leggere gli articoli completi sulle teorie della comunicazione online di Vera Gheno clicca qui:

Sara Fiorino

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